VIDONI SPA . Siglato l’accordo fra Comune e ditta Vidoni spa che definisce i benefici economici e ambientali derivanti dalla coltivazione della cava Vidoni con estrazione di 2.290.500 metri cubi di…
VIDONI SPA FRANCO SOLDATI NEWS
Altro passo avanti per la cava Vidoni, che prevede estrazione di ghiaia nella zona del Tagliamento. L’autorizzazione è arrivata sul tavolo della ditta e del sindaco Stefano Fabbro.
Soddisfazione è stata espressa da entrambe le parti, che si sono incontrate di recente in municipio per discutere tempi e modi di attuazione.
Entro 120 giorni è prevista la recinzione dell’area di intervento: 180 mila metri quadratt a nord-ovest del territorio comunale.
All’interno del decreto autorizzativo, emesso dalla Regione dopo un iter burocratico durato ben sette 7 anni, «è stata inserita l’importante clausola che riguarda il ripristino ambientale della superficie interessata – spiega il sindaco Stefano Fabbro – che prevede al termine di ogni lotto di escavazione la relativa sua riabilitazione ambientale. Un’azione, questa, che sarà vincolante per poter cominciare l’escavazione di un successivo lotto. Questa è una garanzia assoluta – dice ancora il primo cittadino – che l’area in questione non potrà mai diventare una discarica. La valorizzazione della parte ambientale comprenderà tra le altre iniziative – spiega Fabbro – la realizzazione di piste ciclabili e pedonali con l’aggiunta di attività sportive e l’attuazione di una zona adibita ad attività turistico-ricreativa, gestita da privati, adiacente ai lotti ripristinati».
Il primo cittadino inoltre aggiunge che, «al termine della convenzione con la ditta, nel giro di 8-9 anni i terreni oggetto dell’accordo saranno restituiti al Comune».
Franco Soldati, direttore commerciale Vidoni spa che ha sede a tavagnacco, da parte sua sottolinea come «la ditta si attiverà secondo le indicazioni inserite nel documento autorizzativo» e assicura «il minor disagio possibile alla popolazione durante i lavori».
L’escavazione prevista è di 2 milioni 299 mila 500 di metri cubi di ghiaia,
per quella che sarà una boccata di ossigeno per le casse comunali in seguito agli accordi finanziari con la ditta che effettuerà i lavori. Una unanime condivisione di percorso con la comunità ha contraddistinto l’iter.